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I beni relazionali nei gruppi di formazione universitaria: un contributo di ricerca
Giacomo Aliberto
2009
Il presente contributo ha l'obiettivo generale di rintracciare l'emergere dei beni relazionali nelle trascrizioni di nove incontri di gruppo mediano svolte nel contesto universitario di Palermo. In particolare, viene proposto come focus di analisi l'individuazione delle qualità descrittive dei fenomeni connessi all'emergere dei beni relazionali che, in accordo con la cornice teorica precedentemente delineata (Mignosi et al., in press), sono state sintetizzate nei seguenti indicatori: 1) fatto emergente;
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I Collegi Professionali e la loro valenza economica: il caso dei Figuli
Paolo Sangriso
# LV · (2009) PAOLO SANGRISO I COLLEGI PROFESSIONALI E LA LORO VALENZA ECONOMICA: IL CASO DEI FIGULI
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Il capitale sociale come leva della formatività: dalla conoscenza condivisa alla creazione di reti di valore nei forum didattici
Claudia Arcolin
2010
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Pubblica istruzione, tra capitale umano e capitale sociale
Andrea Zhok
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Collegi per studenti: il caso padovano
Pietro Del Negro
Fino a cinque anni fa non solo mancava una storia complessiva dei collegi per studenti dell'Università di Padova, ma anche le conoscenze circa le vicende di quasi tutti i collegi erano assai carenti, due lacune che nel corso dei secoli sono state più volte denunciate con accenti diversi da chi si è occupato della storia dell'Ateneo. Ad esempio, nel 1761 Simone Stratico, un giovane professore universitario di medicina, sottolineò che coloro che avevano affrontato il tema l'avevano fatto in modo quanto mai superficiale: «generalmente parlando li [storici] posteriori trascrissero dagli antecessori», una regola aurea -si sarebbe tentati di aggiungere -della corporazione, «ed anno fatta un'imperfetta relazione de' medesimi [collegi] o perché anno più curata l'erudizione o perché mancano autentici documenti riguardanti le vere forme d'istituzione, progressi, decadimenti, stato presente» 1 . Sul finire dell'Ottocento Biagio Brugi, uno storico del diritto, avrebbe ribadito che «quello dei collegi e delle fondazioni per gli scolari» era «tra i più difficili argomenti», che si potessero affrontare. «Tutto offre qui scogli difficilmente superabili», spiegava Brugi, che pure la sua ricerca degli «autentici documenti» l'aveva tentata, «il numero di questi istituti, l'origine loro, la durata» 2 . Non molti anni fa Peter Denley ha riproposto, senza saperlo, il giudizio espresso da Stratico duecentotrent'anni prima: «modern historians of Padua have largerly ignored the colleges, and the older histories are substantially discordant»; «despite intense scholarly interest in the University of Padua in the late middle ages, the many small colleges founded there have barely been studied» 3 .
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I collegi dell'Università e i collegi professionali
Stefania Salvi
qualche modifica in ordine alla nume razione delle rubriche, in Statuti e Ordinamenti, pp. 93-118. 3 Statuta doctorum Collegii, ac Gymnasii Papiensis edita anno 1395 (1735). La sistemazione del testo statutario, osservata nell'edizione del 1735, si ritrova in una copia manoscritta del XIX secolo: BUPV, Ticinesi, 414, cart., sec. XIX, mm 300 x 210 [Statuta Collegii doctorum Studii Papiensis]. Il manoscritto, composto da 15 carte non numerate, fu donato alla Biblioteca da Carlo Magenta. 4 Codice diplomatico, II.1, doc. 183, pp. 111-118. Al 1643 giungono le modificazioni e aggiunte riprodotte, di seguito al testo curato da Maiocchi, in Statuti e Ordinamenti, pp. 119-143. 5 BUPV, Ticinesi, 413, cart., sec. XIX, mm 300 x 210 [Statuta Collegii doctorum Artium et Medicinae Studii Papiensis]: anche questo manoscritto, composto da 19 carte non numerate, fu donato alla Biblioteca da Carlo Magenta. È copia tratta dal ms. del XVI sec. ritrovato nel MSUPV, cfr. MANTOVANI, nel primo volume (pp. 321-324 e 895-910). 6 ASPV, Università, Doctoratus, cartt. 81-115. Sono comples sivamente trentacinque le cartelle che conservano i ver bali di dottorato in utroque Iure, Artibus et Medicina, Medi cina tantum e Sacra Theologia stilati tra il 1706 e il 1764.
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Le residenze universitarie e il rapporto con la città
Stefano Cascone
Residenze e servizi per studenti universitari, 2016
By comparing the data provided by the Eurostudent Report on the student living conditions in Europe it emerges that Italy ranks near the bottom as regards the number of accommodation places in residences for university students. Indeed, although a much higher demand, in Italy only about 4% of students live in university residences. The housing condition of non-resident students enrolled at the University of Catania falls within that general reference framework. In the academic year 2014-2015, the Organization for the Right to University Study in Sicily (ERSU) offered housing services making available 698 beds for non-resident students enrolled at the University of Catania in view of the 1.754 students who were eligible, satisfying only the 39% of them. If we consider that more of 50.000 students are enrolled at the University of Catania, estimating that at least 35% of them are non-resident students, we can consider that about 19.000 students are forced to turn to private market of rental accommodation. The town of Catania must increase the number and the quality of housing supply for university students, conceiving open structures over the city and offering multiple and flexible services, able to respond to the students housing needs. New structures should be inserted effectively in the urban space, in pleasant environmental contexts and at the same time lively and dynamic, connected through soft mobility to the university spaces of teaching and research activities. The objective of the present research concerns the identification of areas where results favourable to locate the university residences and services, starting from the available areas and/or disused buildings to recover within the urban area near the main locations of the teaching and research activities of the University of Catania. To this aim, a software GIS was used which provided a classification of the areas and/or disused buildings and allowed to identify the most suitable location for new university residences. One of the selected areas is located in the San Domenico quarter, in a consolidated urban and saturated context by the city planning point of view. Among the disused buildings located in that area it was concluded that those before utilized as cinemas represent the building category best suited to be transformed in university residence. As case study, the recovery and rehabilitation of the cinema Minerva was proposed, focusing attention on collective functions to establish, in order to make the university residence open towards the urban environment.
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Socialità e partecipazione nei Collegi De Carlo. Un confronto temporale
Elisa Lello
Lello, E. e Maurizi, A. Socialità e partecipazione nei Collegi. Un confronto temporale, in Bazzoli, N. (a cura di) Abitare l’architettura della partecipazione. Roma, Aracne, pp. 107-134., 2018
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La rilevanza strategica del collegio sindacale
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2019
L\u2019attuazione dei provvedimenti a tutela del capitale e della solvibilit\ue0 aziendale \ue8 soggetta alla vigilanza dell\u2019organo di controllo, che nel sistema di governance tradizionale \ue8 costituito dal collegio sindacal
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La formazione della CSR nel sistema universitario italiano
Riccardo Saulle
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